lunedì 9 luglio 2012


L'Inno nazionale








Fratelli d'Italia, 
l'Italia s'é desta, 
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa. 

Dov'è la Vittoria? 
Le porga la chioma, 
che schiava di Roma 
Iddio la creó.

Fratelli d'Italia, 
l'Italia s'é desta, 
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa. 

Dov'è la Vittoria? 
Le porga la chioma, 
che schiava di Roma 
Iddio la creó.

Stringiamci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamó.

Stringiamci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamó. Si!

Noi fummo da secoli 
calpesti, derisi, 
perché non siam popolo,
perché siam divisi. 

Raccolgaci un'unica 
Bandiera, una speme.
Di fonderci insieme 
già l'ora suonò. 

Uniamoci, amiamoci,
l'unione e l'amore 
rivelano ai popoli 
le vie del Signore. 

Giuriamo far libero 
Il suolo natio.
Uniti per Dio, 
chi vincer ci può?

Stringiamci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamó.

Stringiamci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamó. Si!

Dall'Alpe a Sicilia, 

dovunque è Legnano.
Ogn'uom di Ferruccio 
ha il core, la mano.

I bimbi d'Italia 
si chiamano Balilla.
Il suon d'ogni squilla 
i Vespri suonò.

Son giunchi che piegano 
le spade vendute.
Già l'Aquila d'Austria 
le penne ha perdute. 

Il sangue d'Italia,
il sangue Polacco,
bevé col Cosacco, 
ma il cor le bruciò.

Stringiamci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamó.

Stringiamci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamó. Si!

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